Zefiel è un elfo nato con il marchio del pianto (e già dal nome si capisce il potenziale di sfiga) che lo marchia come erede del defunto imperatore e gli dà dei poteri sui fluidi. Per tutto il libro è in fuga dagli elfi terroristi che vorrebbero riportare in vita l’Impero. Un protagonista profondamente buono, tenero e ingenuo, fosse per lui sarebbe rimasto a casa ma è costretto a crescere e a sporcarsi le mani.

Lokexsus (detto anche Lok per non far morire i dislessici) è un elfo grigio molto irriverente che viaggia con uno spirito volpe e prende a cuore la causa di Zefiel come se lo conoscesse da una vita. Sicuramente il personaggio più complesso e quello che ho preferito. I personaggi molto sarcastici di solito sono anche un po’ delle merde, mentre invece lui è super altruista ma senza rendersene conto. Il passato di assassino pesa sulle sue spalle, continua a vedersi come una brutta persona anche se è diventato tutt’altro.

Di solito non leggo molti epic perché preferisco libri brevi e frenetici, però ho letto comunque questo libro con piacere.
Spesso nei fantasy tradizionali i personaggi femminili sono assenti o relegati a ruoli minori, mentre invece qui troviamo politiche, guerriere, guaritrici e anche creature fantastiche.
Mi è piaciuto come l’ambientazione non fosse solo brutta e cattiva ma ci fosse spazio per una dose massiccia di tenerezza. La prima fonte è Klepis, lo spirito volpe, che si comporta come una via di mezzo tra un cane e un gatto, ma ogni scusa è buona per descrivere bambini, animali e abbracci tra i protagonisti.

Come ritmo è più pacato di quello che sono abituata a leggere, soprattutto per i tanti nomi e particolari da ricordare nella prima parte, ma superato uno scoglio iniziale l’azione si velocizza. Alcuni punti di vista mi sono sembrati con pochi obiettivi, invece ho apprezzato molto Lok, Zefiel e anche un personaggio (no spoiler) che ha una avventura parallela ricca di azione.
Lo stile mi è piaciuto molto. Ho trovato efficaci le descrizioni delle emozioni, vengono scavate con grande dettaglio. Anche le sensazioni corporali dei punti di vista, soprattutto quelle dolorose, sono molto approfondite. La magia si potrebbe classificare low/soft (poteri poco diffusi e nessuno ha capito come funzionano) e anche quella è descritta in modo interessante, con i marchi che legano alcuni personaggi a un elemento specifico.

Una serie che consiglio certamente agli amanti dell’epic fantasy e che spero continui presto perché vogliamo altre scene di Lok nudo sono curiosa di vedere l’evoluzione di Zefiel che è solo all’inizio del suo cammino.