Cavol quest è un libro game umoristico di Roberto Gerilli , Giacomo Bernini, Stefano Cappanari scritto per Plesio editore
In un mondo simil medievale, il protagonista Prudenzio Guardapolli vuole diventare un eroe ma la sfiga lo accompagna e nessuno lo prende sul serio con quel nome. Saremo noi a manovrare le sue decisioni, una più strampalata dell’altra.
Dovrà riunire un party di avventurieri, formato da una spada parlante, una sacerdotessa depressa, un orco mago e un elfo spaccone, e salvare il Borgo del Cavolo.
Già dal nome astruso del protagonista e dal tipo di umorismo e di enigmi, avevo ipotizzato ci fosse un riferimento a monkey island, e il making of che trovate sul profilo instagram di @robservatorio me l’ha confermato. Ho parecchio apprezzato che il focus principale sia far ridere il lettore, prima ancora degli enigmi. Tutto il libro è un’immensa parodia dei cliché dei giochi di ruolo, con anche riferimenti alla cultura pop e alcuni personaggi ispirati a persone reali che io conosco (scrittori e editor di Plesio editore), per cui ancora mi chiedo perché non abbiano chiesto il copyright!
E’ un libro adatto ai neofiti dei libri game. A parte uno (quello con i numeri da sommare), ho trovato gli enigmi abbastanza semplici, il che secondo me è meglio perché è un libro fatto per divertirsi e non per stressarsi.
Si può avanzare o prendendo una scelta, oppure “tirando il dado” aprendo il libro a una pagina a caso e vedendo il risultato numerico. E’ previsto che il giocatore imbrogli e c’è un’apposita scheda per segnare quante volte si è barato. Alla fine del gioco viene assegnato un profilo a seconda del numero di imbrogli. Io ho praticamente imbrogliato al 100% seguendo sempre i tiri positivi, per cui meritavo un livello a parte.
Conviene comunque leggere i paragrafi dei tiri negativi, perché le varie morti sono molto spassose, quella che ricordo di più è “diventi una statua di una fontana e non sai dove ti metteranno il tubo per l’acqua”.
Un altro modo di avanzare è scegliere la location dove andare sulla mappa, cosa che ho amato molto perché consente di vivere il gioco nell’ordine che si vuole e avere la sensazione di esplorare tutto il reame. Conviene visitare tutto perché ci sono posti che sembrano inutili ma regalano oggetti o indizi.
Il libro game segue la struttura a check point, in pratica ci sono tre livelli di gioco che corrispondono a tre macro quest. All’interno di ogni livello è possibile muoversi liberamente attraverso le mappe ed è necessario completare quasi tutte le mini quest per poter passare al livello successivo (ad esempio, bisogna radunare il party di avventurieri ma si può scegliere l’ordine in cui incontrarli). Tra un livello e l’altro ci sono degli interludi molto comici che ricordano le “cut scene” dei videogame.
In definitiva, non so si è capito che è un titolo che consiglio in tutti i modi, sia agli amanti dei libro game ma anche a tutti gli altri.
Che Gerro, Bern e Kappan siano con te in questa avventura!