In una Genova oscura e decadente, due angeli ignavi, Gregorio e Bartolomeo, sono alla ricerca dei pezzi di un rituale per poter tornare in paradiso, ma angeli e demoni tentano di ostacolarli o approfittarsi di loro. Il loro percorso si intreccerà con due povere ragazze buttate in mezzo a una guerra sovrannaturale.
Titolo: Exilium Katabasis
Autore: Andrea Piera Laguzzi, Hilary Sechi
Casa Editrice: Idea Immagina di Essere Altro
Genere: dark fantasy
Recensione
Il libro si svolge nel 1500 e ai giorni nostri, per cui è sia un fantasy storico che un urban fantasy. Ma il genere prevalente è dark fantasy, visto che non manca proprio nulla, violenza, turpiloquio, sesso droga e rock & roll. Alcuni lettori potrebbero impressionarsi, ma per i miei gusti non ho trovato eccessive le parti dark, soprattutto per i demoni posso immaginare che non vengano da Disney Channel, mi hanno fatto più impressione certe condotte umane come gli stupri dei lanzichenecchi.
Spezzo una lancia a favore delle parolacce anche in contesti storici, perché alcune battute mi hanno dato modo di conoscere espressioni tipiche genovesi, e in ogni caso culo lo usava anche Dante, ricordiamocelo. Ignavi, angeli e demoni sono molto umani e hanno anche un aspetto umano che può trasfigurarsi in uno divino. Approvo che i combattimenti si siano mantenuti low fantasy (leggasi mazzate alla cecata) con un crescendo di potenza perché altrimenti avrebbero sfasciato Genova. Immagino che le cartucce migliori verranno sparate nel prossimo libro.
La ricerca dei pezzi del rituale verso la fine mi ha dato vibes da thriller religioso alla Dan Brown.
Quello che ho apprezzato di più è stato lo stile immersivo delle autrici. Di Genova si percepisce ogni odore e ogni viuzza, e anche nella parte storica le descrizioni danno l’idea di antichità. Ogni evento avviene in real time, senza spiegazioni di intermezzo. Tutto è cinematografico, anche i personaggi minori che agiscono in background.
Per il ritmo, ho trovato molto coinvolgente l’inizio e la fine mentre nella parte centrale c’è qualche punto che avrei velocizzato, soprattutto sullo scambio di info tra le varie fazioni, ma questa storia è un po’ come Greg che quando deve mangiare e fottere lo fa (testuali parole), si prende i suoi tempi.
Essendo katabasis la metà di un unico libro, si è sobbarcato l’onere di dover introdurre tutti i personaggi e le dinamiche, mentre immagino che il secondo libro sarà in discesa (anche se si chiamerà “risalita”, vedi l’ironia).
Bartolomeo è l’eroe tragico, con un passato che lo tormenta e gli fa compiere scelte suicide.
Greg, irriverente e edonista, è invece l’eroe comico che dà al libro un po’ di leggerezza.
Delle due ragazze a pelle avrei scommesso sulla ribelle Lorena ma alla fine mi ha molto sorpreso Azzurra, presentata come “acqua cheta” ma alla fine l’unica che fa qualcosa attivamente contro le derive autolesioniste degli ignavi.
Tra tutte le fazioni ho preferito quella dei demoni, che esprimono tutta la loro decadenza. Pruslas, drogato e con battute da vecchio maniaco, è l’emblema del disagio. Abyzou è il mio personaggio preferito, una demone gorgone furba e determinata, trattata male da tutti nonostante sia l’unica a ragionare. Qualcosa mi dice che nel prossimo libro i demoni saranno ancora più centrali.
Bartolomeo è l’eroe tragico, con un passato che lo tormenta e gli fa compiere scelte suicide.
Greg, irriverente e edonista, è invece l’eroe comico che dà al libro un po’ di leggerezza.
Delle due ragazze a pelle avrei scommesso sulla ribelle Lorena ma alla fine mi ha molto sorpreso Azzurra, presentata come “acqua cheta” ma alla fine l’unica che fa qualcosa attivamente contro le derive autolesioniste degli ignavi.
Tra tutte le fazioni ho preferito quella dei demoni, che esprimono tutta la loro decadenza. Pruslas, drogato e con battute da vecchio maniaco, è l’emblema del disagio. Abyzou è il mio personaggio preferito, una demone gorgone furba e determinata, trattata male da tutti nonostante sia l’unica a ragionare. Qualcosa mi dice che nel prossimo libro i demoni saranno ancora più centrali.