La trilogia di Europa è una serie science fantasy di Anna Mantovani caratterizzata dal ritmo serrato e dai colpi di scena ad ogni angolo. Non potendo parlare dei libri singolarmente per evitare spoiler, ecco la recensione complessiva.

Titolo: Trilogia di Europa (La piaga del drago, la città del drago, le ceneri del drago)
Autore: Anna Mantovani
Genere: science fantasy

Recensione

In Europa, l’ultima città rimasta dopo una guerra nucleare, da decenni è in corso una pandemia causata dal contatto con delle uova di drago. La malattia è mortale al 95% e i pochi infetti sopravvissuti vengono imprigionati. Ma una speranza per risolvere la situazione è costituita dalla dottoressa Sophie e da un gruppo di infetti disposti a tutto pur di trovare un vaccino.
Nota: questa serie è stata scritta prima della pandemia del 2020 quindi non si ispira a fatti reali ma le somiglianze col nostro presente sono innumerevoli.

Il merito principale di questa trilogia per me è chiaro: nonostante le premesse NON è una storia deprimente.
Invece di presentare un mondo in preda al disagio e alla violenza continua (scelta legittima, presa dalla maggior parte dei post apocalittici) Anna Mantovani costruisce un mondo di persone che convivono con la pandemia e tentano di costruirsi una loro normalità. Dopo tanti anni, grazie a dispositivi che rilevano subito la malattia del drago, le persone comuni sono quasi fuori pericolo, ma l’ipocondria e l’asocialità dilaga.
Se ci pensiamo, noi che stiamo vivendo una piccola distopia quotidiana fatta di regole che cambiano all’improvviso, non ci siamo imbruttiti (o almeno non più di tanto xD) ma abbiamo tentato di adattarci.
L’elemento distopico è qui invece costuito da un governo dittatoriale che tratta gli infetti come sub-umani. In realtà, più che lottare contro la malattia, la vera lotta è per l’inclusione di tutti i gruppi, sani, infetti ma anche persone che vivono nella città sotterranea in modo anarchico.
L’elemento fantasy è invece costituito dai draghi, creature affascinanti e pericolose che sviluppano un legame con alcuni dei protagonisti. Soprattutto ho trovato carinissimo Pat, un cucciolo di drago. Per chiunque abbia un animale domestico, non è difficile immedesimarsi nella protagonista che sviluppa un attaccamento morboso verso l’animale.

I Personaggi
Seguiamo due punti di vista principali
Sophie, dottoressa. All’inizio vive la sua vita normale ma viene sbattuta al centro della scena quando una sua paziente sviluppa gli anticorpi necessari al vaccino e devono fuggire insieme dal governo. Parte come totalmente spaesata e impreparata all’avventura ma nel corso dei tre libri acquista sempre più fiducia in se stessa. Dà questo merito alla vicinanza del drago Pat ma sarà veramente così? Forse la morale della storia è che la fiducia in noi stessi non ci viene da qualcosa fuori di noi ma è qualcosa che abbiamo dentro.

Erik, il poliziotto. Anche se è una persona di buon cuore e ottimo padre e marito, spesso si trova a difendere il sistema dalla parte che il lettore ritiene “sbagliata”. Rappresenta tutte le persone comuni dei regimi totalitari che, per abitudine o per autoconservazione, non si accorgono del marcio della società. Un punto di vista utile per conoscere l’altro lato della barricata. Anche lui ha una sua evoluzione che ho apprezzato soprattutto nel terzo libro (no spoiler).

Lo stile
Una caratteristica in comune delle sorelle Mantovani sono i libri dal ritmo serrato che tengono il lettore incollato alla pagina. Anche se sono belli corposi si leggono in pochi giorni.
Lo stile alterna momenti in presa diretta a riassunti degli avvenimenti, comunque sempre nel filtro del personaggio (per cui Erik e Sophie racconteranno in modo diverso lo stesso avvenimento)
Nella prima parte del primo libro la protagonista spaesata ha difficoltà a reggere la vicenda ma già dalla seconda parte con l’introduzione del gruppo di infetti la trama diventa più interessante. Ogni libro è un crescendo rispetto al precedente e ho trovato il terzo il migliore in assoluto, sarà perché è praticamente un survival game. Ma, ripeto, anche nei momenti più disastrosi non ho mai percepito angoscia, anzi in alcuni punti ero gasatissima 🔥, devo sentirmi in colpa?

Consiglio a chi ama i libri dal ritmo serrato. Anche se non amate i distopici, potete provare questa serie.
E anche gli amanti dei draghi non rimarranno delusi