Oggi parliamo di un libro per ragazzi, gli artigli della vendetta, il primo della serie “Le leggende di Kirashim” di Simona Affabile. Ho avuto il piacere anche di fare da beta a questo libro e quindi l’ho letto in anteprima. La recensione arriva con sommo ritardo ma spero di essere scusata perché sto scrivendo un nuovo romanzo xD.
Recensione
Alessandro Contacessi è un adolescente timido e impacciato. Dopo una partita di rugby, viene rifiutato in malo modo dalla ragazza dei suoi sogni, Claudia. Questo scatena in lui un desiderio di vendetta verso Claudia e una generale disillusione verso l’amore. A causa di un gatto parlante però, si ritrova a leggere uno strano libro e viene catapultato dentro la storia.
L’idea ricorda molto gli isekai giapponesi, quegli Anime dove una persona del nostro mondo viene trasportata in un altro universo, spesso medievaleggiante (vedasi inuyasha, rayearth, sword art online ecc). In opere di questo tipo il protagonista riesce a interagire con il mondo e, dopo un attimo di spaesamento, si fionda all’avventura . Invece ho trovato molto originale il fatto che Alessandro sia una sorta di spettro in questo universo alternativo, almeno all’inizio. Fluttua nell’aria, attraversa gli oggetti, nessuno lo sente e lo vede ma invece lui può sentire i pensieri e le emozioni degli altri personaggi. Gradualmente, riesce a interagire con alcuni oggetti e in alcuni punti è il mondo stesso a sfidarlo a prendere una decisione per mandare avanti la trama, come in un racconto a bivi. Tutto questo potrebbe essere la metafora della lettura stessa, che è immersione in un mondo a noi sconosciuto dove sentiamo quello che i protagonisti provano.
Il tema della storia in cui Ale è immerso è chiaro fin dal titolo “la vendetta”. Un ragazzo panda mannaro, Lao Lu, vuole vendicarsi del cugino che lo ha tradito e ha sottratto una lancia dal valore inestimabile. Ma c’è anche un tema secondario, l’amore. Oyumi è una guerriera leggendaria, destinata a proteggere il clan Yukidama e la popolazione, ma è innamorata di Mïghuel, un Laigo (creatura mannara dell’ambientazione). Oyumi è combattuta fra l’amore e il suo dovere di guerriera, nonché la sua famiglia che osteggerebbe l’unione. Alle due storyline intrecciate si aggiungono anche altri due personaggi, Zender e Omega, che danno colore alla vicenda e forse saranno protagonisti nei prossimi episodi.
Si tratta di un libro per ragazzi, per cui i combattimenti sono privi di descrizioni sanguinose e le “lezioni da imparare” sulla vendetta e sull’amore sono molto chiare. In realtà avere un tema molto chiaro è utile anche nella narrativa per adulti. Sia i protagonisti che gli antagonisti dovrebbero riflettere in qualche modo il tema centrale, e alla fine della storia al lettore dovrebbe essere chiara la tesi che lo scrittore voleva dimostrare. E’ quello che avviene in questo finale che ovviamente non spoilero.
Il libro può essere letto anche dai lettori adulti che vogliono riscoprire i problemi adolescenziali (ma li abbiamo mai superati??), anche se alcuni personaggi troppo casinisti mi hanno fatto sentire un po’ fuori target in alcuni passaggi.
Alessandro, vedendo come reagiscono i protagonisti del libro, riesce a fare una catarsi dei propri sentimenti e a comprendere di più di se stesso. Non è forse quello che dovrebbe succedere leggendo un qualsiasi libro?