The Silent Edge, il ranger del deserto è il primo volume del fantasy steampunk ideato da Malvisi, Ivaldi, Giacchi e Bello per Antonio Mandese Editore
In questa tappa del Blog Tour parliamo di Character Design.
Il punto di forza di questa saga è il cast variegato di personaggi, tutti ottimamente caratterizzati e con la loro dose di follia, ma non parleremo delle loro idiosincrasie, bensì di come è stato studiato il loro design. L’ambientazione e il vestiario dei protagonisti attingono all’immaginario western/steampunk, con una punta di esagerazione che mi ricorda gli Anime giapponesi. Nonostante siano tutti molto iconici ed elaborati, non ci sono particolari inseriti per puro folklore, bensì ogni arma o capo di abbigliamento ha la sua utilità nel corso della storia. Di seguito un’analisi dei personaggi principali, stilata assieme a uno degli autori, Matteo Malvisi.
Elias Manahem
Occupazione: Ranger di Rethel, avamposto di frontiera della Nuova Marca di Belliard.
Armi: Rotzecha – katana a una mano, e fucile da cecchino isaakiano.
Descrizione abbigliamento: Indossa un turbante color porpora con una coda allungata e uno spolverino provvisto di una decalcomania di sovracuciture dai ricami esotici. Il turbante lo rende riconoscibile come appartenente alle isole di Isaaku e per questo viene mal visto dai cittadini della Baronia, che ancora serbano rancore verso l’Impero per via di alcuni conflitti passati.
Estratto:
Elias sospirò quando i pochi abitanti del villaggio lo scrutarono con stupore: smisero di chiacchierare, abbassarono gli utensili da lavoro e si rivolsero a lui, ruotando il collo al suo passaggio. Non aveva la minima intenzione di rivolgere la parola a quella gente: sapeva che l’avrebbero percepito come una minaccia. Il suo aspetto incuteva angoscia nei cittadini della Baronia, ciò nonostante si ostinava a esibire le vistose armi dell’impero, l’antica fascia cerimoniale legata in vita sotto lo spolverino e la bandana porpora dalla coda allungata. Aveva il diritto di attraversare qualunque avamposto di frontiera dello stato senza nascondersi come un topo in un’intercapedine: compiacere il prossimo non rientrava nei suoi doveri, non era scritto da nessuna parte.
Gin Strivedust
Occupazione: Crucio dello Spirito e mercante truffatore.
Armi: Braccio sinistro meccanico, un occhio destro magico dalle proprietà sconosciute chiamato “Shining” e una bilama dalle sembianze di una forbice dalle lame separabili.
Descrizione abbigliamento: Veste sempre in maniera elegante, con preferenza particolare per i gilet, i pantaloni gessati e i mocassini; non indossa inoltre mai colori appariscenti, limitandosi a un pattern monocromo, particolarità che ritroviamo anche nel colore dei suoi capelli. Di solito tiene una sigaretta tra le labbra e indossa una croce dello Spirito d’argento al collo, che lo identifica come membro appartenente alla Chiesa dello Spirito di Rosenia. Spicca il braccio protesico, d’un gradevole colore ottone ambrato. Al contrario di Elias, tiene molto alle apparenze, poiché il suo aspetto raffinato contribuisce a celare la sua natura più sanguigna.
Estratto:
Gin si strappò la manica della camicia e ne gettò i brandelli nella terra polverosa, rivelando la vera natura del suo braccio sinistro. Dalla spalla alla punta delle dita, consisteva in una protesi di color bronzo costellata di interruttori, giunture metalliche e strani meccanismi. La leva che faceva sì che la mano si serrasse era stata tirata nel momento in cui era stata colpita dal coltello.
«Devo ringraziarvi. La storia di uno storpio che ha distrutto il culo di sei contadini sarà un successo.»
Maud Mallory
Occupazione: maga
Armi: Inadeguata all’uso delle armi convenzionali, Maud combatte con la magia del Plasma: fiamme roventi di colore blu che bruciano ad una temperatura più alta del fuoco comune. Per evocarle utilizza le mani, senza l’ausilio di strumenti magici.
Descrizione abbigliamento: Giacca marrone scuro con cuciture nere e bottoni argento, dal modello pratico e marziale. Oltre a quello, tiene una fascia blu elettrico attorno al braccio, rovinata dal tempo. Malgrado l’aspetto curato, l’idea è che Maud indossi quegli abiti da molto tempo, come se ci fosse nata dentro.
Estratto:
Maud gli afferrò la mano destra e con uno strattone lo costrinse a ribaltarsi di centottanta gradi, lo buttò in ginocchio e gli piegò il braccio dietro la schiena. Elias urlò di dolore: l’omero si era torto in maniera innaturale, uno strappo al tendine del gomito gli lanciò un segnale allarmante.
La maga gli sfiorò la guancia con la sua, aprì la mano in direzione del viso di Manahem e da essa nacque una fiamma blu ad alta temperatura, un ciuffo incandescente al limite della sublimazione, più rovente di qualsiasi cosa Elias avesse sperimentato in tutta la sua vita.
Suennel Renard
Occupazione: Ingegnere e inventrice.
Armi: Qualsiasi cosa riesca a creare, può potenzialmente trasformare un rottame in un’arma.
Descrizione abbigliamento: occhiali da saldatore in testa, stivali lunghi decorati a placche e una salopette bicolore (cuoio e verde acqua) a pantaloncino corto; al di sotto porta una camicia dalle maniche arrotolate. Due ali meccaniche decorative legate alle bretelle dietro e una fascia larga per i capelli ricca di orpelli, ingranaggi e piume. Malgrado il bell’aspetto, preferisce indossare abiti e ferri del mestiere piuttosto che qualcosa di adatto alla sua giovane età.
Estratto:
Gli stivali di Suennel picchiarono gli scalini; la ragazza aveva fatto i bagagli ed era scesa nell’atrio con il sacco ancora più gonfio, un’arma avvolta in un telo e un paio di occhiali da saldatore sul naso. Le treccine rosse la seguirono fluttuando nella gravità. Quando il ranger tentò di salutarla di nuovo, lo zittì senza perdere tempo.
Brian McNaughton
Occupazione: Alchimista di medicina.
Armi: Un fucile alchemico ad ebollizione chimica, chiamato “Mercurio”. Dispone inoltre di una corposa borsa provvista di kit medici, sostanze esplosive, veleni, fumogeni di natura varia, magneti e pozioni varie. Oltre alle sue proverbiali siringhe.
Descrizione abbigliamento: Mantello nero e soprabito dall’aria aristocratica, benché appaia sgualcito e rovinato dalla Guerra del Massacro. Al di sotto veste una camicia strappata e una giacchetta scucita, ricca di tasche e decorazioni che nascondono a malapena di suoi nobili natali. Porta sempre con sé un dagherrotipo argentato. Tutto in lui fa pensare a un vecchio oligarca decaduto, perché è ciò che in effetti è. I suoi baffi arricciati gli conferiscono un’aspetto un po’ tonto, ma nessuno oserebbe prendersi gioco della montagna d”uomo quale è.
Estratto:
Svolse il mantello e tolse una boccetta dalla tasca dei pantaloni. La lasciò cadere al suolo proprio accanto ai piedi del mercante ed essa esplose: una densa nebbia irrespirabile nascose i litiganti. Il gas andava espandendosi a gran velocità lungo il pianterreno. I clienti rimasti urlarono e tentarono di scappare in ogni direzione senza nemmeno capire cosa stesse accadendo.