“Per la prima volta, Mauro mi ha superato; neanch’io avrei saputo organizzare una distruzione così epica. E’ per questo motivo che il destino ci ha unito; siamo stati rinnegati in un luogo onirico perché siamo troppo pericolosi per la realtà.”
Titolo: “Lascia dormire il Sognatore”
Autore: Danilo Cinelli
Genere: fantasy/fantascienza/onirico/psicologico
Trama: Uno spirito errante che ha perduto i ricordi della sua vita e la capacità di sognare, vuole sovvertire il suo destino e tornare ad abitare un corpo umano. Lo spirito invade la mente di Mauro, un giovane e malinconico sognatore che si sta riposando in un luogo tranquillo, ai piedi di un mandorlo fiorito su una collina ai confini del mondo. Il ragazzo sta cercando di fuggire dai suoi problemi nella realtà, ma non vuole perdersi nelle illusioni della mente. Vuole solo trovare un posto speciale in cui sentirsi vivo e felice.
Recensione
Oggi per la prima volta parliamo di un libro onirico e psicologico. Il Sognatore del titolo è Mauro, un ragazzo dall’animo sensibile, probabilmente un artista, che affronta un viaggio di consapevolezza attraverso un sogno. La storia però è raccontata dal punto di vista di uno spirito che controlla Mauro e influenza il suo mondo onirico. All’inizio lo spirito sembra aiutare il Sognatore, ma spesso reagisce a ciò che vede con invidia o paura di essere scoperto e quindi trasforma il sogno in un incubo.
I contorni delle vicende sono sfumati, ma i sentimenti sono amplificati, proprio come i sogni.
Le metafore diventano reali. Ad esempio, in una vicenda comune scriveremo che la delusione è qualcosa che ti erode il cuore, mentre in questo libro abbiamo uno scrittore che, persa l’ispirazione, si strappa il cuore dal petto e lo brucia.
L’inizio, per alcuni versi, mi ha ricordato molto Alice e il suo paese delle meraviglie, soprattutto per la presenza di personaggi surreali ma che nel contesto del sogno sembrano normali, ad esempio il pesce rosso Red che accompagna Mauro, e per il susseguirsi di scene molto diverse tra loro che sfumano l’una nell’altra. La differenza principale con Alice è che si tratta delle fantasie di un adulto. I sentimenti che Mauro e lo spirito esorcizzano nel sogno sono tipici dell’età adulta: la frustrazione per l’arte che viene ignorata e non compresa, l’invidia inconfessabile per la felicità altrui, le pulsioni sessuali, la rabbia incontrollabile che trasforma Mauro in un drago.
Poi la storia prende una piega diversa, più inquietante, quasi da distopia, su cui non posso dire niente per evitare spoiler. Il finale mi ha sorpreso e ho dovuto contattare l’autore per saperne di più.
Le mie impressioni finali: Io faccio parte dei metaforisti anonimi (gli scrittori che mettono una metafora per frase almeno) per cui lo stile di questo scrittore è quello che fa per me, con tante metafore originali, belle e crude, che prendono vita attraverso il sogno. E’ un romanzo che richiede attenzione, con il taglio così onirico della storia bisogna abbandonare l’idea di una trama classica ma l’interpretazione dei fatti è lasciata al lettore che non è più spettatore passivo. Nonostante ciò, è un libro che si legge molto in fretta, e in cui niente è lasciato al caso, a partire dal titolo (Lascia dormire il Sognatore. Chi è che vuole farlo dormire?) e dalla cover, il Mandorlo con i tentacoli che è una presenza del libro rassicurante e inquietante al tempo stesso.