Hooded Shadows – I fantasmi non esistono, è un libro fantasy romance di Norma Tarditi, self publishing. Segue le avventure di due ragazze con poteri paranormali, la scontrosa Lena e la timida Lucilla. Con anche l’intervento di un bel figliolo, Fabiano.
Lena è una sensitiva e percepisce i fantasmi, ma il suo potere la porta a isolarsi dal mondo. Lucilla è una ragazzina che vede i fantasmi e crede di essere pazza. Quando Lena viene incaricata da suo fratello Fabiano di aiutarla, le due scoprono di avere molte cose in comune. E anche Fabiano potrebbe essere l’uomo giusto per penetrare la corazza di Lena.
Questo romanzo mi è piaciuto molto, soprattutto perché mi ha portato a empatizzare con le due protagoniste.
Lena si veste in modo dark, tiene a distanza le persone perchè sostanzialmente odia tutti. Ma, mentre spesso protagoniste di questo tipo sembrano più volersi dare delle arie che essere asociali davvero, Lena no. Ha delle motivazioni che risiedono nel suo passato turbolento, e la sua asocialità le causa non pochi problemi, come il faticare a far entrare una nuova persona nella sua vita. Inoltre, nonostante abbia il potere di leggere le emozioni altrui, fa spesso errori di valutazione che la portano a sentirsi ferita.
Lucilla è la classica adolescente timida e bullizzata, che vorrebbe fare amicizia con i compagni ma viene esclusa. In Lena e nel suo gruppo di amici, gli Hooded Shadows, troverà finalmente “il gruppo” che cerca. Con il suo potere, può scoprire un modo per uscire dalla timidezza e sentirsi finalmente utile. E’ un po’ un sogno che si avvera per le ragazze timide, il trovare finalmente una propria dimensione in cui si è importanti.
Fabiano, fratello di Lucilla, ha l’aspetto da bad boy, con tatuaggi e chioma bionda da vichingo, ma dentro è tutt’altro. Bravo ascoltatore, mai invadente, arguto, cerca di entrare nella vita di Lena con rispetto, un passettino alla volta. Soprattutto, si assicura sempre che ci sia il consenso per ogni approccio amoroso, cosa che dovrebbe essere così per tutti ma purtroppo non è. Inoltre, anche lui ha parecchi segreti da nascondere. Forse è il primo potenziale love interest buono che mi interessa, mentre di solito preferisco i cattivi ragazzi.
Forse sono già la seconda a dirlo, ma non credo sarei riuscita a leggere questo tipo di storia (urban fantasy romance, non sempre my cup of tea) se non fosse stata scritta tremendamente bene, lo stile ha proprio fatto la differenza. L’autrice dice di non seguire tecniche particolari, eppure ho trovato numerose tecniche immersive che fanno entrare nella storia, come il descrivere le cose nell’esatto ordine in cui il personaggio le vede/percepisce. Ma soprattutto risalta la descrizione minuziosa delle emozioni dei personaggi, mai banali ma sempre un misto di elementi in contraddizione, aiutata dal fatto che Lena può percepire le emozioni altrui. Il tutto contribuisce all’identificazione con le protagoniste.
La trama fantasy ristagna nella parte centrale per dar spazio al romance, ma capisco di non essere il target principale di questo libro e quindi per altri potrebbe essere un pregio. Per far contenti tutti, si sarebbe potuto inserire qualche elemento paranormale in più verso il centro.
Il finale mi è piaciuto molto, soprattutto perché è stato costruito nel corso del romanzo e si vede finalmente l’utilità dei poteri di Lucilla. E’ comunque il primo di una bilogia per cui questo finale non esagera in fuochi pirotecnici ma fa immaginare che ci sia qualcosa di molto grosso dietro. Mi aspetto una escalation di magia nel prossimo libro (le mie recensioni sembrano sempre contenere minacce velate e qualche volta è vero)