La fame nella foresta è un racconto che si ambienta nel 1941, durante la guerra tra finlandesi e sovietici. Viktor, capo di un gruppo di soldati russi, è costretto dalla fame e dal freddo a cibarsi dei cadaveri nemici. Inoltre, una demone si aggira per la foresta e mette a nudo tutti i lati oscuri di Viktor.

Titolo: La fame della foresta
Autore: Debora Parisi
Casa editrice: Delos digital
Genere: horror/fantasy/storico

Recensione

Questo racconto si è meritato il genere horror perché tutte le scene di cannibalismo sono un pugno nello stomaco.
C’è anche una forte componente fantasy costituita dalla demone della foresta, una creatura affascinante che tenta il protagonista e approfitta delle debolezze umane per avere il controllo. Potremmo definirla una metafora della fame e dell’aberrazione della guerra, che tira fuori il peggio dagli esseri umani.
Anche le scene fantasy contengono elementi orrorifici, ma mi ha fatto riflettere come tutta la violenza “fantasy” non mi abbia impressionato. Sono molto più inquietanti le scene che ricalcano fatti veramente accaduti. Infatti durante la guerra tra finlandesi e sovietici si sono registrati diversi episodi di cannibalismo. La realtà è peggio della fantasia.
Originale l’idea di non prendere un protagonista buono, ma invece un qualcuno che già si era macchiato di azioni nefande prima della guerra, per cui la demone deve solo tirare fuori il suo senso di colpa e tutte le cattiverie rimosse.

Per quanto riguarda lo stile, l’inizio della storia è un po’ lento per alcune spiegazioni, però appena le brutture entrano nel vivo, non si può fare a meno di staccare gli occhi dalla pagina. I compagni di Viktor sono appena accennati, la storia si concentra su lui e la demone.

In definitiva, consiglio agli amanti dell’horror con parecchio pelo sullo stomaco.